MILANO IN 45 GIRI
“La leggenda del mangiadischi” è il titolo del mio racconto contenuta nell’antologia “Milano in 45 giri” (L’Erudita) a cura di Daniela Bartoli e Ileana Luongo, in uscita in questi giorni.
Un racconto dedicato alla mia passione per la musica, nata già da bambino, con una passeggiata immaginaria per Milano alla ricerca di negozi di dischi frequentati in gioventù, molti ormai spariti.
Questa la scheda del libro:
“La sfida di raccontare la musica in parole: Milano in quarantacinque giri è un’antologia. Ogni racconto si nutre di una duplice ispirazione, quella musicale e quella della città meneghina.
Tra una storia che si perde negli anni, una che corre al presente, un’altra surreale, al centro c’è sempre Milano, una città che, dalla sua nebbia, nasce e rinasce, mostrandosi in mille diversi aspetti, anzi quarantacinque: elegante, rock, austera, accogliente…
Anche la musica, ora accompagnamento, ora ora personaggio principale, in questi racconti, segue tempi e ritmi diversi. Una costante però ricorre: ogni autore associa i momenti importanti della vita a una colonna sonora, e viceversa, ogni partitura che conquista l’orecchio diventa motivetto di quelle scene dell’esistenza che meritano di essere viste più volte nel teatro della mente.
Una musica che, come Milano, è anche e soprattutto molteplice: come i solchi dei 45 giri sono diversi, scavati in modo diseguale, ogni esecuzione è unica e sempre differente”.
La quarta di copertina riporta invece questa frase: “La musica, per sua stessa natura, è effimera: non serve a nulla tentare di afferrarla, ma ti scorre sottopelle e il suo ricordo non sbiadisce”.